La montagna fa bene al corpo e fa bene all’umore.

Per comprovare questo fatto vi accompagniamo in questo viaggio descritto in pillole. Le abbiamo chiamate pillole di silvoterapia. Un po’ per ricordare che immergersi in natura tante volte equivale ad una vera e propria cura della mente e dello spirito ed un po’ perché queste pillole raccontano piccoli gesti accessibili a tutti. 

Sono gesti spontanei che ci riportano indietro nel tempo, a quando eravamo bambini e ci divertivamo a guardare le forme delle nuvole in cielo. 


Ecco quindi i nostri trucchi per tornare a guardare le cose attraverso la meraviglia e lo stupore. Per ringiovanire ed alleggerire mente, cuore e spirito.

 

Silvoterapia n.1 – Fantasticare ad occhi aperti sotto l’ombra di un ciliegio

 

 

 

 

 

 

 

 

In Giappone questa pratica ha addirittura un nome ed è una tradizione che risale al 700 d. C. Hanami, letteralmente ammirare i fiori ed in particolare i fiori del ciliegio sakura. La fioritura del ciliegio è tanto maestosa quanto breve per questo ammirarne la bellezza porta a riflettere sulla caducità della bellezza e sulla ciclicità della vita, così effimera e straordinaria.


Silvoterapia n. 2 – La resilienza degli alberi 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parliamo sempre di alberi. Alberi in quanto maestri di vita. Non perché loro ci vogliano insegnare qualcosa ma perché sta a noi osservare e comprendere la stupefacente architettura e ingegnosità che si nasconde sotto ciascun albero. Sotto nel vero senso della parola, perché è anche il loro reticolo sotterraneo fatto di radici a destare la nostra ammirazione. Il loro potere di trasformare gli elementi e la loro longevità sono caratteristiche che sfiorano la magia. In questo periodo di incertezza gli alberi sono soprattutto maestri di resilienza, ovvero quella capacità di adattarsi per far fronte alle difficoltà che si incontrano lungo il cammino. Ricordiamoci inoltre che ciascun albero non si comporta mai come un individuo a se stante ma agisce sempre nel bene della collettività della sua specie, il popolo che sta in piedi, sono chiamati così da alcune comunità tradizionali che venerano e rispettano questi esseri millenari. 


Silvoterapia n. 3- Sdraiarsi sopra un tappeto di muschio ai margini di un bosco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’esperienza che si prova in un bosco coinvolge tutti i sensi. In questo caso sono l’olfatto ed il tatto, solitamente quelli più trascurati, ad essere protagonisti. L’odore che viene sprigionato dal muschio e la sua consistenza spugnosa ci invitano a soffermarci sul fare esperienza della grande varietà di forme, odori e impressioni che esistono in natura. Che tutto è sempre li sotto i nostri occhi ma che difficilmente abbiamo il tempo o la propensione a farci attenzionene. Vi consigliamo quindi inizialmente di sforzare un po’ i vostri schemi di comportamento ad esercitare lo stupore in un atto psicomagico prendendo spunto da A. Jodorowsky. Così mentre vi addentrate in un bosco perché non provate ad esclamare a voce alta o sussurrandolo “guarda che bel tappetto di muschio”. All’inizio potrà sembrare sciocco ma cercate di ripeterlo per qualsiasi cosa attiri la vostra attenzione. La meraviglia è una cosa seria e va coltivata! 

 

Silvoterapia n.4 – Camminare a piedi nudi nel prato

 

 

 

 

 

 

 

Torniamo a prenderci cura del nostro bambino interiore con un atto tanto semplice quanto potente e liberatorio. Quello di liberarvi delle scarpe che vi costringono i piedi per troppe ore al giorno e lasciarli liberi di camminare sopra un bel prato verde. La frescura ed il leggero solletico che sentirete sotto la pianta dei piedi sono un vero stimolo multi-sensoriale. Felicità garantita. 

 


Silvoterapia n. 5 abbracciare un albero

 

 

 

 

 

 

 

 

Un gesto che vi farà sentire in pace con il mondo e metterà a tacere tutti quei piccoli rancori che ci portiamo dietro nella vita quotidiana. Però attenzione a scegliere l’albero giusto. Non tutti gli alberi sono benevoli, scegliete quello con cui vi sentite maggiormente in connessione. Noi siamo particolarmente legati all’abete e alla betulla perché fanno parte della nostra storia personale. Come dei vecchi amici da cui tornare sempre.

Abbiamo stuzzicato la vostra voglia di #forestbathing? Quel forte impulso ad immergervi tra i boschi incontaminati? Speriamo di si! Noi abbiamo già gli scarponcini ai piedi!


 

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